lunedì 26 luglio 2010

Pino Castagna e Margherita Serra Spazio Sculpture Art Matera


Ritmiche espansioni

Dal 28 luglio al 5 settembre 2010, lo spazio SculptureArt a Matera, in collaborazione con l'Associazione Culturale Adapis, ospita una mostra dedicata alla scultura di due importanti artisti italiani: Pino Castagna e Margherita Serra. Matera, città suggestiva ed evocativa per la sua architettura naturale e la sua essenza primordiale, collocata per l'unicità dei suoi Sassi tra i patrimoni dell'UNESCO, diviene il palcoscenico ideale di questa mostra che vede due noti artisti della scultura contemporanea esporre al pubblico opere in ceramica, vetro e marmo.

Il percorso espositivo, intrapreso nel 2007 dall'Associazione Culturale Adapis, ha visto l'alternarsi di mostre che ospitano le piu' importanti voci del panorama artistico italiano, continuando in questa stagione con la doppia personale di Margherita Serra e Pino Castagna. Saranno esposte nei suggestivi ambienti dello Spazio SculptureArt, una decina di opere che, perfettamente collocate nell'architettura straordinaria del Sasso, rappresentano gli ultimi sviluppi della ricerca dei due artisti.

Pino Castagna e Margherita Serra, nel corso della loro lunga e importante carriera, seppur dissimili per le tematiche affrontante, sono accomunati dalla disciplina e dal rigore. In un momento in cui l'arte sembra in via di esaurimento, e in cui si assiste alla moltiplicazione degli artisti, la scultura non pare essere toccata da questa crisi, poiche' in essa non vi saranno mai quelle condizioni di possibilità e facilità che pervadono buona parte dell'arte pittorica.

Castagna sceglie di realizzare opere dalle dimensioni -imponenti-, sfidando i limiti fisici della materia, studiando a fondo il materiale prescelto, in modo da piegarlo alla propria volontà in una sfida continua; Margherita Serra lavora la materia dura e algida del marmo, non aggredisce la pietra, ma sembra -addomesticarla-, estraendo lo spirito vitale che appartiene al cuore femminile della terra.

Nascono cosi' le loro opere, che tramite la fatica fisica e la costante ricerca intellettuale, si propongono al pubblico non solo come -oggetti- carichi di valenze estetiche, ma anche come -contenitori- che racchiudono in se', una storia iniziata nelle mani dell'artista e pronta ad essere interpretata dalla sensibilità dello spettatore.

Pino Castagna nasce a Castelgomberto (Vicenza) nel 1932. Completati gli studi accademici a Verona e a Venezia, acquisisce nel corso degli anni molteplici competenze sulla cultura e la lavorazione dei materiali: la ceramica, il vetro, le fibre tessili per arazzi e tappeti, il marmo, il legno, il bronzo, l'alluminio, la ghisa, il cemento, l'acciaio, rinnovando nel tempo e inventando lui stesso metodologie progettuali consone al suo naturale -far grande-, come chiaramente si intuisce visitando lo studio-laboratorio di Costermano, dove Castagna lavora dal 1959. A questa conoscenza tecnica si accorda una libertà creativa che riesce a forzare i limiti estremi di resistenza dei materiali, fino ad ottenere i risultati voluti. Un esempio di tale processo artistico sono i Canneti, esposti anche a Tokyo nel 1977 presso la storica Galleria Wako, gli interventi sui grandi tronchi di Iroko del 1976 o i Muri in acciaio cor-ten e cemento, realizzati nel 1980, ma concepiti nel 1961, quando fu eretto il muro di Berlino.
Le piu' importanti mostre personali dell'artista hanno trovato la loro sede ideale -en plein air- nei centri storici di Monaco (1971), Imola e Verona (1975), Lucca (1976), Rimini (1978), Salisburgo (1979), Bardolino (1982), Montignoso (1991), Bolzano (1992), Pergine Valsugana (2001).

Recentemente e' stato collocato a Marina di Massa in Piazza Bud-Kissingen il Muro in marmo bianco Carrara (cm 570 x 1800 x 900) e a Verona lo Spino del filo spinato in bronzo (cm 613 x 690 x 573), destinato a ricordare le vittime della deportazione nel corso dell'ultimo conflitto bellico. Sono stati collocati nell'area presbiteriale del Duomo-Cattedrale di Vicenza gli elementi funzionali al rito modellati in bronzo romano.
Un nucleo consistente di sculture si trova attualmente alla Fondazione Cini di Venezia, a Deauville nel Muse'e de plein air Domaine de l'Amiraute, e alla Fondazione Cariverona di Verona, mentre una parte importante della produzione grafica dell'artista e' conservata a Vienna alla Collezione Grafica Albertina e a Firenze presso il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi.

Margherita Serra nasce a Brescia il 17 maggio 1943, e' presente nel campo dell'arte fin dalla metà degli anni Sessanta. Vive e lavora a Brescia e Carrara. Ha conseguito la maturità presso il Liceo Artistico e l'Accademia di Belle Arti di Carrara e la laurea in architettura presso al Politecnico di Milano. Dirigente presso il Comune di Brescia in qualità di architetto nel settore Edilizia Privata sino al 1994, quando per libera scelta ritiene di dedicarsi a tempo pieno alla carriera artistica rinunciando alla professione intrapresa. Fa parte del direttivo del gruppo europeo degli Architetti Artisti Ligne et Couleur di Parigi.

Nel 1987, per le Edizioni Bora (Bologna) e' uscita una sua monografia a cura di Elda Fezzi, nel 1990 per Angelus Novus Edizioni (L'Aquila) e' stato edito un catalogo monografico a cura di Antonio Gasbarrini. Ancora per le Edizioni Bora, nel 1993, viene stampata una monografia curata da Luciano Caramel. Nel 1997, Giorgio Segato, presenta il catalogo dell'esposizione presso la Galleria Civica di Arte Contemporanea di Termoli (CB). Nel 2000 in occasione della mostra antologica presso la Civica Galleria d'Arte Moderna a Gallarate, viene presentato il catalogo monografico curato da Luciano Caramel. Nel 2004, per l'Editrice Compositori (Bologna) e' stato edito un catalogo monografico a cura di Martina Corgnati con testi critici di Luciano Caramel e Gillo Dorfles, in occasione dell'esposizione presso Villa delle Rose a Bologna con la collaborazione della G.A.M. Nel 2008 in occasione dell'esposizione presso il Museo Nazionale di Palazzo Venezia a Roma e' stato pubblicato dalla Biblioteca Cominiana (Padova) un catalogo monografico a cura di Luciano Caramel con testi critici di Paolo Bolpagni e Luciano Caramel.
Vincitrice di due concorsi nazionali indetti dal Ministero dei Lavori pubblici nel 1999 con opere d'arte posizionate nelle caserme dei carabinieri di Pavullo (MO) e Portici (NA).

Tra le opere inserite in luoghi pubblici, sono da ricordare: -Monumento ai caduti nei Lager nazisti- nel 1979 a Brescia in via Vittorio Veneto, -Bassorilievo in memoria di P. Zini- nel 1987, ubicato nella Chiesa di S. Barnaba a Brescia, sempre nel 1987 -Organismo in liberazione IV- Sala del Museo d'Arte Contemporanea Castello dell'Aquila. -Altare centrale, ambone, ciborio- nella Chiesa Beato Luigi Palazzolo a Brescia nel 1991; -Cappella Guerreschi-, -Cappella Mantegari- nel Cimitero Vantiniano di Brescia, -Élan 1- Centro Ze'tema- Matera nel 1993; -Energia Vitale- nel 1997 presso il Museo di Arte e Spiritualità di Brescia, -Altare centrale e ambone-, Chiesa S. Antonio Salo' (BS) nel 1999; -Scultura in memoria di Elda Fezzi-, Cimitero Monumentale di Cremona nel 2001, -Altare centrale, tabernacolo e presbiterio- Cappella Villa Gioiosa Castelletto di Brenzone (VR) nel 2003, -Altorilievo Sacra Famiglia- presso Istituto Piccole Suore della Sacra Famiglia Venezia nel 2003, -Sacra Famiglia-, Casa di Cura Madre Fortunata Toniolo Bologna 2005, -Corsetto con pieghe- nel Museo della Scultura Contemporanea, Gubbio (Perugia), 2006. Nel 2007 -Corsetto- Fondazione Repossi, Chiari (BS).

Per informazioni Associazione Culturale Adapis: Sara Conchieri 334.7603.421

Inaugurazione 28 luglio ore 21

Spazio Sculpture Art
via Madonna delle virtu' (zona sassi) - Matera
Orari: da martedi' a domenica dalle ore 18 ore 20 su appuntamento - 334.76.03.421
Ingresso libero

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