venerdì 16 luglio 2010

Enzo Cucchi e Thomas Lange Il Frantoio di Capalbio


Crossing culturali fra artisti affermati ed emergenti a cura di Davide Sarchioni

L'associazione culturale Il Frantoio di Capalbio, importante protagonista della vita culturale nel borgo toscano, ospiterà dal 17 luglio all' 11 agosto, nella suggestiva sede di Piazza della Provvidenza, la doppia personale curata da Davide Sarchioni, che vede ora protagonisti il maestro Enzo Cucchi, noto esponente della Transavanguardia, e Thomas Lange, artista tedesco appartenente alla generazione dei -Giovani Selvaggi- di ex Berlino Ovest.

Terzo appuntamento questo per Il Frantoio, dedicato all'arte contemporanea, dopo la collettiva -Crossroads/Crocevia- e la mostra -Materials and Symbols. Crossings/Ceccobelli-Kounellis-Hirano-, nell'ambito di un progetto dedicato ai crossing culturali fra artisti affermati ed emergenti, differenti per generazione, nazionalità e tipo di ricerca. Ancora una volta la Galleria de Il Frantoio si riconferma ideale stazione di sosta dove si danno appuntamento storie e vicende artistiche diverse, accolte in occasioni espositive che originano inesplorate relazioni e nuove possibilità significanti.

L'evento, di particolare importanza e difficilmente ripetibile, vede protagonista l'artista piu' visionario tra gli esponenti della Transavanguardia, Enzo Cucchi che dagli anni Ottanta domina la scena internazionale. Le opere esposte, in collaborazione con Galleria O. di Roma, sono 10 terrecotte (pezzi unici) smaltate e dipinte a freddo, concepite e realizzate tra il 2009 e il 2010, che fanno parte di un piu' ampio gruppo di lavori pittorici e scultorei dall'autore denominati -Cattedrali-. Cucchi fa sua l'immagine della cattedrale come simbolo della complessa stratificazione culturale del mondo occidentale: veicoli di collegamento tra il presente e il passato. Di queste immagini emergenti e incombenti, a lui interessa soprattutto l'invisibile o perlomeno -cio' che sta in ombra-,-gli umori nascosti e dimenticati-. Le opere in mostra si presentano come poetiche masse compatte, monocromatiche, nere, le cui forme rimandano in maniera misteriosa ed ambigua ora al mondo naturale (albero, nuvola) ora a quello antropizzato (architetture, paesaggi), alludendo ad una presenza ulteriore, come ombre che avvolgono, contengono o circondano qualcosa che ora non c'e' piu' o che forse deve ancora crescere, essere immaginato ed edificato. Come -cattedrale-, infatti, ogni ceramica ha un interno dove si annidano nell'ombra depositi di forme astratte colorate e vagamente fitomorfe, bagliori , cavità. Cucchi ci indica la strada oltre il mondo fenomenico della rappresentazione, alzando il velo ingannatore che avvolge gli occhi dei mortali, facendo loro vedere una realtà che non puo' dirsi ne' che esista ne' che non esista.

Sempre all'insegna di un'indagine che sonda i lati celati dell'esistenza interviene l'opera di Thomas Lange. L'artista, che attualmente si divide fra l'Italia e la Germania, e' rimasto fedele ad una rappresentazione di tipo figurativo, potremmo anzi definire il suo lessico come rifigurativo e conflittuale, dove l'introspezione psicologica arriva agli esiti di un nuovo realismo visionario, cui giunge tramite una gestualità estrema. Formatosi nel clima neo-espressionistico della Heftige Malerei berlinese degli anni Ottanta, Lange comunica tramite l'arte quell'affinità simbolica che lega uomo e mondo, e che l'artista solo riesce a ristabilire. In mostra un'ampia rassegna di 13 opere su carta inedite della serie -Vinci- del 2010 (tecnica mista su pagine di un libro del 1933 dedicato all'opera di Leonardo da Vinci) e di alcuni dipinti 2008/2010 (olio e tecnica mista su tela), anch'essi inediti, in cui l'artista, attraverso reiterate sovrapposizioni figurali e cromatiche, come stratificazioni temporali e memoriali, nasconde e fa riemergere alternativamente figure ed elementi compositivi in un intenso scavo nella propria memoria individuale e collettiva, per giungere ad una complessità dell'immagine che non vuole semplicemente rappresentare, ma alludere a qualcos'altro, ad un piu' profondo e segreto significato che si intuisce in tutta evidenza fra gli strati pittorici di ogni opera. La mostra si avvale del Patrocinio della Provincia di Grosseto e del Comune di Capalbio in occasione del suo cinquantesimo anno.

Enzo Cucchi nasce a Morro d'Alba, in provincia di Ancona, nel 1949. Si avvicina alla pittura da autodidatta, vincendo anche premi. Alla metà degli anni Settanta si reca frequentemente a Roma dove incontra gli artisti Sandro Chia e Francesco Clemente coi quali lavora a stretto contatto. Fin dall'inizio il suo lavoro si impone per originalità rispetto alle tendenze predominanti alla fine degli anni Settanta. Adottando lo sperimentalismo tipico di quelle tendenze, Cucchi recupera pero' anche i mezzi espressivi piu' tradizionali del fare arte come la pittura, la scultura e il disegno, divenendo già a partire dagli anni '80 un artista di fama internazionale. Ha realizzato numerose mostre personali e ha preso parte a mostre collettive nei piu' importanti spazi espositivi italiani e stranieri come la Kunsthalle di Basilea, il Solomon R. Guggenheim di New York, la Tate Gallery di Londra, il Centre Georges Pompidou di Parigi, il Castello di Rivoli, il Palazzo Reale di Milano, il Sezon Museum of Art di Tokyo, l'Accademia di Francia a Roma - Villa Medici, Il Muse'e d'art modern di Saint-Etienne Metropole. Ha partecipato inoltre alle rassegne d'arte contemporanea piu' significative a livello internazionale tra cui La Biennale Internazionale d'arte di Venezia, Documenta a Kassel, la Quadriennale d'Arte di Roma. Le sue opere si trovano nelle maggiori collezioni museali del mondo e nelle piu' prestigiose collezioni private nazionali e internazionali. Nel 2007 il Museo Correr di Venezia ha celebrato l'opera di Enzo Cucchi dedicandogli una mostra monografica inauguratasi in concomitanza con l'apertura della 52a Biennale Internazionale d'arte.

Thomas Lange nasce a Berlino, Germania, nel 1957. Si forma presso l'Accademia di Belle Arti di Berlino e la Karl-Schmidt-Rottluff-Stiftung nel clima neo-espressionistico della Heftige Malerei berlinese degli anni Ottanta. Sempre portando avanti parallelamente le sue ricerche artistiche, divide la sua attività tra la Germania e l'Italia centrale. Tra le principali mostre cui partecipa le personali nelle Kunstverein di Bielefeld, Braunschweig, Hannover, Marburg, Kunsthalle di Mannheim, al Museum voor Moderne Kunst di Ostenda in Belgio, al Museum am Dom di Würzburg, a Palazzo Venezia a Roma e al Museo Civico di Spoleto. Partecipa a importanti collettive tra cui nel 1988 la mostra itinerante Refigured Paintings. The German Image (1960-88), Solomon R. Gugghenheim Museum di New York, Williams College Museum of Art, Williamstown, Massachussets, USA - Hotel Orient, Galerie der Künstler, München Eden Badende; al Mori Art Museum di Tokyo; al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles; al Museo d'Arte Contemporanea di Nizza. Nel 1990 partecipa alla XLIV Biennale di Venezia. Diverse mostre nei musei della collezione Würth tra le quali la collettiva Heftige Malerei, a Kunzelsau, nel 1997 e le personali al Kunstforum Würth, Chur, Svizzera nel 2004 e nel 2007 presso il Kunstforum Würth di Capena (Roma) che gli dedica una grande personale. Ha lavorato per numerose ed importanti commissioni pubbliche e private.

Inaugurazione 17 luglio ore 18

Ass. Cult Il Frantoio
piazza della Provvidenza, 2
Tutti i giorni ore 18-23, chiuso martedi
Ingresso libero

Nessun commento:

Posta un commento