giovedì 31 marzo 2011

Tere Grindatto Work in Progress


En Plein Air Arte Contemporanea è lieta di invitarvi all’evento Work in Progress
Presso lo studio di Tere Grindatto a Pinerolo (TO)

Inaugurazione Sabato 30 aprile 2011 ore 16>19
Domenica 1 maggio ore 16>19

Curatori: Elena Privitera_Marco Filippa_Sergio Gabriele

L’Associazione En Plein Air Arte Contemporanea è lieta di promuovere Work In progress evento che esce dagli
spazi tradizionali dell’arte per entrare nel cuore della creatività: lo studio dell’artista, luogo eletto in cui tutto si compie, e in cui l’artista, in questo caso Tere Grindatto, sola con i suoi strumenti materiali ed emozionali, si
confronta e si rifugia.

Luogo di eccellenza quindi, dove l’animo apre e manifesta il proprio essere lasciando significative tracce su tele,
stoffe, carte … il destino di ogni artista che si compie tra enigmatici strumenti di vita, vissuta e non vissuta, tra
esperienze e segnali umani, identificabili in un percorso che si muove tra le filigrane di anni di creatività vissuta
in prima persona.

Tere Grindatto da sempre convive con la sua arte in uno splendido ed enigmatico studio, nicchia, caverna primordiale,
atelier, segnata da una dedizione in progress, continuativa, attenta, mai razionata ma abbondante, in un percorso in salita che a volte diviene un ciclone…., appunto, Tere crea e crea, racconta la sua favola millenaria, storia di donna attenta, vivace e contraddittoria, sognatrice e razionale, donna che ritrova la sua pacificazione con gli orchi di ogni fiaba sulle tele, tra pennelli e colori, tra visi e corpi frantumati e poi ricostruiti su altre superfici, tra segni dinamici e voraci come solo un’artista qual è lei sa fare e comunicare con ardore... lontana dagli ordigni tecnologici.

Studio di Tere Grindatto
in Via Clemente Lequio 10 – 10064 Pinerolo (TO)
Tel 0121 58050 _ 331 2713759

lunedì 28 marzo 2011

Antonella Prota Giurleo


Armonia Mostra Personale di Antonella Prota Giurleo

Nei suoi collages l’artista desidera esprimere la possibilità di costruire e di vivere la propria vita in armonia con sé, con le altre persone, con la natura e con le cose.

Elabora le textures utilizzando colla di coniglio e pigmenti o colori recuperati; le strappa, per restituire simbolicamente l’idea delle lacerazioni prodotte dal dolore, e le accosta ponendo attenzione a “ricucire” gli strappi attraverso i fili, generalmente recuperati dalle amiche e perciò più preziosi.

Fili che rappresentano le relazioni amicali che ci permettono, quando gli strappi e il dolore sono così forti da rischiare di perdersi, di ritrovarci, di rimettere insieme i pezzi, di ricucire le ferite; di fare, insomma, del dolore un elemento che non si espande distruggendo ma cosa alla quale si dà cura e che, attraverso il ricordo e l’affetto, si trasforma in un piccolo nucleo di sé con il quale si convive contenendolo e avvolgendolo in una nuvola di tenerezza.

Antonella Prota Giurleo è artista e curatrice italiana. Nata a Milano, ha frequentato il Liceo Artistico di Brera. Ha svolto attività didattica nella scuola media, insegnando Educazione artistica, dedicandosi nello stesso tempo all’attività politica e alla pratica politica della relazione tra donne. Dal 1996 pratica la pittura, realizza installazioni ed espone le sue opere. Dal 2004 partecipa e organizza convocazioni di mail art.

Lavora a partire dall’appartenenza di genere e dal senso che per lei hanno le relazioni con le altre persone e con il mondo; esprime la possibilità di costruire vita e arte in armonia con sé stessa, con le persone, con la natura.

Le sue opere costituiscono un percorso che si snoda attraverso i temi delle culture di pace avendo grande attenzione alle tematiche ambientali, in un fare che prende spesso forma dal recupero e dal riciclo di materiali. A ciò aggiunge una specifica ricerca sull’utilizzo di materiali ecocompatibili; lavora su questa ricerca e sui temi di una relazione rispettosa con la natura sia a livello individuale che in relazione con altre artiste e artisti italiani e stranieri. Cura per il sito d’arte di Oltreluna http://www.women.it/oltreluna la rubrica Natura e cultura

Ha esposto in numerose personali (Italia, Finlandia, Perù, Messico) e collettive (Italia, Spagna, Finlandia, Romania, Belgio, Slovenia, Turchia, Marocco, Messico, Perù, Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Corea, Malesia, Giappone)

Ha organizzato ( In Italia a Napoli e a Sormano, Como) ed ha partecipato ( Italia, Finlandia, India, Romania, Francia, Austria) a simposi d’arte

Mostra: Personale di Antonella Prota Giurleo
Titolo: Armonia
Luogo: Vehoniemen Automuseo, Vehoniemenharjuntie 92, 36570 KANGASALA FINLAND
Inaugurazione: 1 aprile 2011
Curatela e testo di presentazione: Anja Mattila
Durata: dal giorno 1 aprile al 22 maggio 2011
Orari: 1.4.2011 – 15.4.2011 dalle 10 alle 17
16.4.2011-22.5.2011 dalle 10 alle 19
Entrata: libera

giovedì 24 marzo 2011

Fate: Ninfea


titolo dell'opera Fate: Ninfea
anno di produzione 2011
tecnica usata: acquerello su carta
misure: cm 35.5 x 25.4
autore elisa mazza

martedì 22 marzo 2011

Saverio Feligini


Saverio Feligini Il Mondo a Pezzi - Collages
Si inaugura Sabato 26 Marzo 2011 alle ore 18,00 presso la GAMeC CentroArteModerna di Pisa (Lungarno Mediceo) la mostra personale pittore marchigiano SAVERIO FELIGINI dal titolo "Il Mondo Pezzi / Collages" a cura di Massimiliano Sbrana.

Saverio Feligini, marchigiano (Cagli - Pesaro 1965), da tempo vive e lavora a Roma. La sua formazione da autodidatta è maturata attraverso varie esperienze nell’ambito di spazi non istituzionali. Da anni porta avanti una personale ricerca nell’ambito del "collage puro", senza altra commistione di tecniche o media.
Nelle sue opere l'autore abbandonata la pura figurazione accademica fa della dinamicità delle sue opere la sua vera forza. Opere che collocano l’astante in un universo parallelo in cui cosmo e realtà materiale diventano una cosa sola.
L’arte di Feligini si presenta così priva di contaminazioni e richiami del “già noto”. Forte del suo modo di fare arte riporta sulla tela quelle che sono le sensazioni di un’anima che vissuta in questo mondo chiede di voler vivere in una nuova realtà.
Una realtà fatta di scelte cromatiche e collocazioni spaziali diverse da quelle conosciute nelle quale esplora visioni passate per ricollocarle in una dimensione nuova: quella della sua psiche

Dal 26 marzo 2011 Al 06 aprile 2011
Vernissage: 26 marzo 2011 Ora 18
CAM - Centro di Arte Moderna
Lungarno Mediceo, 26 - Pisa
Curatore:Massimiliano Sbrana

martedì 15 marzo 2011

Masaki Asakawa Post-urban dreams


Masaki Asakawa Post-urban dreams a cura di Stefania Carrozzini

Dal 22 marzo al 9 aprile 2011 Inaugurazione martedì 22 marzo ore 18,30

La ricerca di Masaki Asakawa muove dall’auto come emblema delle contraddizioni del vivere contemporaneo, elemento provocatorio da dove partire per inventare nuovi equilibri visivi. Egli decostruisce gli oggetti familiari della nostra vita urbana per poi creare giustapposizioni frammentarie e seriali sulla superficie con un pattern originale e dinamico. La costruzione dell’immagine si appropria di elementi tipici del design e questa prospettiva multipla gioca un ruolo decisivo sulla sua visione. Il caos delle città nelle ore di punta è ancora motivo ispiratore del lavoro di Masaki, un caos che viene poi ordinato dall’accuratezza e dalla precisione della sua tecnica esecutiva. Le forme si agganciano le une alle altre fino a definire un’inedita struttura oggettuale che emerge come personificazione di un linguaggio accumulativo. L’oggetto, espresso nel suo prolungarsi con lo spazio e nel suo tendere all’infinito, è vissuto nella dimensione del divenire dinamico e impone all’artista di tradurre plasticamente la propria metamorfosi.

Relazioni spaziali e ritmiche scaturiscono dalla fantasia dell’artista che conduce lo spettatore a domandarsi quali saranno gli scenari urbani del futuro.

La mostra è composta da dieci opere eseguite con una personale tecnica che fonde la fotografia digitale con la pittura ad acrilico su tavola.

Masaki Asakawa è nato a Tokyo nel 1963. Ha lavorato come graphic designer per la Honda Motor LTD e per la Microsoft Corporation Japan. Dal 2002 è professore associato presso Yokohama College di Arte e design. Masaki Asakawa ha esposto recentemente le sue opere da Onishi Gallery a New York City. Le sue opere sono visibile al sito: www.masakiasakawa.com. L’artista sarà presente all’inaugurazione.

Associazione Culturale Renzo Cortina, Via Mac Mahon 14/7, Milano

Giovanni Ozzola Naufragio


Giovanni Ozzola Naufragio a cura di Ludovico Pratesi

19 marzo – 8 maggio 2011

Il 19 marzo 2011 alle ore 18.00, presso il Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro, inaugura Naufragio, la mostra personale di Giovanni Ozzola realizzata in collaborazione con Galleria Continua.

“Naufragare è fermarsi involontariamente verso il luogo prestabilito, una vera e propria rinascita, un momento estremo” dice l’artista, che ha elaborato per lo spazio della Pescheria un progetto espositivo ispirato all’idea del naufragio in un territorio indefinito come il mare e al concetto del trascorrere del tempo.
La mostra prende avvio da un’opera che suggerisce una riflessione sul passato, il relitto di una vecchia barca di pescatori illuminata dall’interno dalla scritta al neon Tomorrow and yesterday, che proietta le ombre delle assi divelte dello scafo sulle pareti dell’ex Chiesa del Suffragio.

Al centro dello spazio è allestito un trittico di immagini fotografiche di grandi dimensioni che rappresentano la superficie dell’acqua animata dal riverbero di alcune gocce di pioggia. Immagini che riportano la memoria ad un tempo sospeso e indefinito, colto dall’artista in una dimensione assoluta e quasi metafisica.
Nella saletta retrostante è proiettato il video Garage, sometimes you can see much more, una serranda che si alza e si abbassa sul mare, in omaggio al dipinto Room by the sea di Edward Hopper. “Le aperture rappresentano un futuro a cui tendere, delle soglie dove è possibile sentire un positivo ignoto. – spiega l’artista – Il rumore del movimento meccanico della serranda va a stridere con l’apertura dell’orizzonte sul mare, divenendo così diaframma tra due dimensioni”.

Il catalogo della mostra, pubblicato da Silvana Editoriale, contiene un testo critico di Ludovico Pratesi, un’intervista all’artista e le riproduzioni delle opere presenti in mostra.

Giovanni Ozzola nasce nel 1982 a Firenze. Vive e lavora a Prato. Dopo alcuni anni trascorsi a Londra, nel 2001 ritorna in Italia, comincia a sviluppare un proprio percorso artistico che lo porta, nello stesso anno, a partecipare alla mostra “Happiness. A Survival Guide for Art and Life”, a cura di David Elliott e Pier Luigi Tazzi, al Mori Art Museum di Tokyo.

Numerosi gli spazi espositivi in Italia e all’estero che hanno accolto mostre di Giovanni Ozzola, tra questi ricordiamo: MART, Rovereto; Chelsea Art Museum, New York; Galleria Continua, San Gimignano/Le Moulin; Palazzo delle Papesse, Siena; MAN Museo d’Arte, Nuoro; Museo Pecci, Prato; Mori Museum, Tokyo; Galleria Civica di Arte Contemporanea, Trento; Waseda University,Tokyo, Giappone; Centre d'Art Bastille, Grenoble, Francia; Schunck-Glaspaleis, Herleen, Olanda. Prende parte ad importanti collettive, tra queste “Linguaggi e Sperimentazioni”. “Giovani artisti in una collezione contemporanea”, a cura di Giorgio Verzotti al MART, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto; “Niente da vedere tutto da vivere”, a cura di Lorenzo Bruni, “Eventi paralleli XIV Biennale Internazionale di Scultura di Carrara”, Istituto del Marmo Pietro Tacca, Carrara; “China Purple”, “No Soul”, “For Sale”, “ViaFarini” – Tate Modern – Turbine Hall Bridge, Londra. Nel 2008 una delle sue opere, Omnia Munda Mundis, entra nella prestigiosa collezione permanente del Castello di Ama per l’Arte Contemporanea. Sempre nel 2010 realizza “On the Edge”, una mostra personale per l’Elgiz Museum di Istanbul.

Giovanni Ozzola ha vinto il premio Talent Prize 2010 con l’opera video “Superficiale-under my skin”.

Titolo NAUFRAGIO - Giovanni Ozzola
Date 20 marzo – 8 maggio 2011
Sede Chiesa del Suffragio, Centro Arti Visive Pescheria, Pesaro
Inaugurazione Sabato 19 marzo 2011 ore 18.00
Orario Dal martedì alla domenica 10.00-12.00 / 17.30-19.30
Lunedì chiuso

ArtParis


La Galleria Repetto sarà presente ad ArtParis 2011 GRAND PALAIS dal 31 Marzo al 3 Aprile stand B 21

La Galleria Repetto esporrà opere storiche di grandi artisti della Land Art come Richard Long, Christo e Jeanne-Claude, Chris Drury, Dennis Oppenheim, James Turrell, Hamish Fulton, Andy Goldsworthy e di Walter De Maria, Michael Heizer e Robert Smithson nelle foto di Gianfranco Gorgoni.

L’opera emblematica “Spiral Jetty” dimostra il fascino di Smithson per interventi artistici in grandi spazi aperti, protetti ed ancora oggi intatti. I grandi spazi della natura, indicati e testimoniati in vario modo – dalle arcaiche composizioni in pietra ad un vulcano spento rielaborato al suo interno per una inedita visione del cielo, fino alla pura e semplice arte di camminare di Hamish Fulton.

GALLERIA REPETTO di Carlo Repetto & C. s.a.s.
Sede espositiva: 15011 Acqui Terme (AL) IT - Via Amendola, 21/23
Orario: Lunedì - Sabato: 9,30 -12,30 / 15,30 - 19,30

domenica 13 marzo 2011

In vendita: giallo


titolo dell'opera In vendita: giallo
anno di produzione 2011
tecnica usata: tecnica mista
misure: cm 35.5 x 25.4
autore elisa mazza

sabato 12 marzo 2011

In vendita: marrone


titolo dell'opera In vendita: marrone
anno di produzione 2011
tecnica usata: tecnica mista
misure: cm 35.5 x 25.4
autore elisa mazza

In vendita: volo


titolo dell'opera In vendita: volo
anno di produzione 2011
tecnica usata: tecnica mista
misure: cm 35.5 x 25.4
autore elisa mazza

In vendita: grigio


titolo dell'opera In vendita: grigio
anno di produzione 2011
tecnica usata: tecnica mista
misure: cm 35.5 x 25.4
autore elisa mazza

venerdì 11 marzo 2011

Presenze


Versilia Wine Art Festival Presenze

a cura di Lodovico Gierut

dal 16 al 21 marzo 2011 Pietrasanta (LU), Chiesa di S. Agostino

Il vino è stato sempre affidato all’immortalità dell’espressione artistica. Scultura e pittura ne hanno interpretato la seduzione, quell’incontro di materia e di luminosità che si coglie dentro un calice, che coinvolge tutte le facoltà sensoriali sino a generare una vertigine di ebbrezza. In occasione della III edizione dell’evento vitivinicolo Versilia Wine Art Festival, la chiesa di Sant’Agostino, dal 16 al 21 marzo, torna a far da sfondo all’antico connubio ospitando dodici artisti in un gioco dialettico tra arte e vino a cura di Lodovico Gierut

Legati alla città di Pietrasanta per nascita o adozione: Giovanni Balderi, Fernando Botero, Giancarlo Cannas, Sandro Chia, Girolamo Ciulla, Romano Cosci, Gigi Guadagnucci, Renzo Maggi, Park Eun Sun, Gioni David Parra, Gabriele Rovai, Ivan Theimer, sono chiamati a rappresentare la creatività di questa terra. Sono presenze, testimonianze di linguaggi in un’affascinante vetrina sull’arte contemporanea con il quale Lodovico Gierut, ancora una volta, ci invita ad intraprendere un affascinante percorso di forme e suggestioni, a trasformarci in abili degustatori.

Un omaggio al dio Bacco ed all’identità artistica di Pietrasanta. Un modo tutto nuovo per apprezzare il gusto che solo la grande arte sa stimolare. In mostra oltre 36 opere: scultura in marmo e bronzo, disegni. Dodici grandi artisti diversi per esperienza e linguaggi espressivi che raccontano il rapporto speciale di Pietrasanta con la creatività. Un parallelismo tra le arti figurative e l’arte del buon bere che trova in questa terra molte affermazioni.

Mostra:Versilia Wine Art Festival. Presenze
Artisti:collettiva
Date esposizione:dal 16 al 21 marzo 2011
Luogo:Pietrasanta – Chiostro di S. Agostino
Orario:ore 16-19, il 20 e 21 marzo dalle ore 10.30 alle ore 19
Inaugurazione:mercoledì 16 marzo, ore 17.00

Ingresso libero

giovedì 10 marzo 2011

In vendita: blu


titolo dell'opera In vendita: blu
anno di produzione 2011
tecnica usata: tecnica mista
misure: cm 35.5 x 25.4
autore elisa mazza

In vendita: beige


titolo dell'opera In vendita: beige
anno di produzione 2011
tecnica usata: tecnica mista
misure: cm 35.5 x 25.4
autor elisa mazza

In vendita: verde


titolo dell'opera In vendita: verde
anno di produzione 2011
tecnica usata: tecnica mista
misure: cm 35.5 x 25.4
autore elisa mazza

martedì 8 marzo 2011

Mirko Baricchi


Rendez-vous con Mirko Baricchi. Incontro con l’artista alla Galleria Bianconi.

Talk con Mirko Baricchi, Renata Bianconi e Massimo Biava
Giovedì 10 marzo 2011, ore 17.45

La Galleria Bianconi presenta giovedì 10 marzo, alle ore 17.45, RENDEZ-VOUS CON MIRKO BARICCHI: l’artista, presentato da Renata Bianconi e Massimo Biava, incontrerà il pubblico, per raccontarsi e presentare un’installazione site-specific e una serie di opere inedite, in mostra fino al 20.03. 2011

Con questo evento, realizzato in collaborazione con la Galleria Cardelli & Fontana, la Galleria Bianconi apre il suo spazio alla pittura di Baricchi, per offrire al pubblico milanese una nuova occasione per conoscere da vicino l’artista.

Classe 1970, vissuto tra La Spezia, dove è nato e oggi è tornato a lavorare, Milano, il Messico e gli Stati Uniti, Baricchi nel 1993 lascia una brillante carriera di illustratore per dedicarsi alla pittura, ottenendo da quel momento crescenti riconoscimenti nell’ambito di esposizioni in sedi prestigiose in Italia e all’estero e nelle più importanti fiere.

L’appuntamento alla Galleria Bianconi sarà un incontro dentro la sua visione della pittura e del mondo. Come lui stesso afferma: “Quando vado a dipingere io mi porto dietro tutto, tutto quello che sono, che ho visto… Mi ritrovo ogni giorno a stare a contatto continuo con quest’azione del dipingere, che non è solo un movimento che compio formalmente e che produce qualcosa di fisico, di materiale, ma che crea ogni volta una forma, appunto e proprio perché ho fede in quello che voglio, in quello che faccio e che farò. Davvero io ho l’impressione di dipingere la pittura, è la materia che mi interessa, quello che succede proprio lì, in quel momento.”

Galleria Bianconi, via Lecco 20 Milano
Inaugurazione Giovedì 10 marzo 2011, ore 17.45

Mino Ceretti


L'ESPERIENZA DELLA PITTURA opere 1968-2010

Personale antologica a cura e con presentazione di Piero Del Giudice

Inaugurazione mercoledì 23 marzo ore 18.30

Quaranta opere tra grandi tele e carte pastellate, a coprire un arco temporale di lavoro che va dal 1968 (Figure bersaglio) al 2010 (Figura probabile) – Mino Ceretti – 80 anni, un protagonista della scena artistica milanese – rendiconta una vita spesa nella ricerca pittorica, una attività inquieta che si propone in testi inediti, in opere di bilancio e di apertura. Lo fa negli spazi della galleria Ostrakon di Milano, in via Pastrengo 15, con un’ampia scelta di opere, che ne tracciano il percorso autonomo e originale.

Allievo a Brera di Aldo Carpi, insieme a Guerreschi, Vaglieri e Romagnoni, con loro fonda e caratterizza il movimento critico del “realismo esistenziale” che scuote e innova la proposta di una pittura di realtà antiretorica nel Nord-Italia. Fu certo un coup de theatre la mostra del 1956 al Centro San Fedele di Milano in cui Giorgio Kaiserlian, il critico d’area cattolica, presenta la nuova ricerca, le nuove predicazioni di impegno, di un gruppo di pittori (Guerreschi, Ceretti, Romagnoni) che fa sulla tela “realtà oltre la cronaca”. Dopo una breve e appassionata stagione unitaria del movimento - mostre in comune, dibattito comune, documenti comunemente redatti - Ceretti, insieme ad altri protagonisti del gruppo, aderisce al nuovo linguaggio internazionale, all’informale. E qui realizza d’impeto una serie di tele di materie sontuose scosse da una irruenza tra gestuale e sentimentale che afferma la “rifondazione” del suo rapporto con la realtà ormai definitivamente critico.

Negli anni Cinquanta del “realismo esistenziale” si voleva rappresentare una realtà liberata dalla ideologia e dalla opzione politica, contro gli officianti del “neorealismo” e le altezze ireniche dell’astrattiusmo. La via informale porta alla rappresentazione di una “realtà fenomenica”, via via ad una pluralità di soggetti, ad una moltitudine di presenze sulla tela che il pittore di continuo cerca di ordinare. E’ il processo creativo che Emilio Tadini definisce “esplosivo-implosivo”, la catastrofe di senso, l’universo delle merci e delle epifanie che il pittore di continuo contrasta e ordina sulla tela. Sino agli ultimi cicli di lavoro - Ritratto probabile, Figura probabile, Pietra - in cui la messa in discussione è totale, l’interrogazione sulla pittura e sul suo senso – qui, ora – è radicale, sino a ipotizzare come spazio della ricerca artistica, come ambito della rappresentazione pittorica la mera profezia.

La ricerca di Mino Ceretti, esistenziale e fenomenica, sontuosa di esiti pittorici e di suggestioni di idee, si colloca nello spazio europeo del pensiero critico postmarxiano - da Jean Paul Sartre a Enzo Paci - a fianco di ricerche letterarie da Albert Camus a Luigi Meneghello, da Marguerite Duras alla Yourcenar a La Storia di Elsa Morante, insieme ad artisti come Romagnoni e Vaglieri, al gruppo francese della “Ruche”, alle correnti europee della “figurazione critica”.

GALLERIA OSTRAKON
Via Pastrengo 15, Milano
Orari: da Martedì a Sabato ore 15.30 - 19.30
dal 23 marzo al 23 aprile 2011

lunedì 7 marzo 2011

Christian Holstad


You will find me if you want me in the garden unless it's pouring down with rain

Il 23 marzo Massimo De Carlo inaugura la personale di Christian Holstad You will find me if you want me in the garden unless it's pouring down with rain. Dopo il successo della mostra I Confess presso la Galleria Civica di Modena del 2010, l'artista espone nuovi collage, sculture sospese e video che dialogano fra di loro nello spazio di via Ventura 5 a Milano.

Il titolo della mostra riprende il verso della canzone del 1996 "The Garden" del gruppo tedesco Einstürzende Neubauten, una delle band più importanti e significative per la diffusione dell'industrial rock agli inizi degli anni '80. Elementi prelevati dalla musica, dalla moda, dal mondo dell'editoria e dalla realtà quotidiana si fondono nelle sculture, nei disegni, nei collage e nei video di Christian Holstad, attraverso un processo di rivisitazione e manipolazione che vede l'artista impegnato in prima persona nell'assemblare, ritagliare e persino cucire. Indumenti, tessuti, oggetti, fino ad arrivare a fotografie e immagini prelevate da quotidiani e riviste, vengono rielaborati per creare nuovi mondi visionari, grotteschi ed esteticamente affascinanti nello stesso tempo.

Christian Holstad è nato ad Anaheim, California, nel 1972. Vive e lavora a New York. Fra le sue mostre personali più recenti I Confess presso la Galleria Civica di Modena (2009), Christian Holstad: The Terms of Endearment presso il Museum of Contemporary Art di Miami (2006), Gaity: Discovering the Lost Art (in Absentia) presso la Kunsthalle di Zurigo (2004). Ha esposto in importanti rassegne internazionali come la Triennale di Yokoama (2008), la Biennale di Lione (2007), di Mosca (2007) e la Whitney Biennial (2004). Le sue opere sono presenti nelle collezioni pubbliche del Museum of Modern Art di New York, il Museum of Contemporary Art di Los Angeles, di Miami e di Chicago, l'Astrup Fearnley Museet for Modern Kunst di Oslo, e l'Armand Hammer Museum of Art di Los Angeles.

Christian Holstad
You will find me if you want me in the garden unless it's pouring down with rain
Inaugurazione 23 marzo, ore 19.00
Dal 24 marzo al 23 aprile 2011 - dal martedì al sabato, dalle 11.30 alle 19.30
23 marzo 2011
Massimo De Carlo - via G. Ventura 5 , Milano

domenica 6 marzo 2011

L’immaginario


titolo dell'opera Racconto: L’immaginario
anno di produzione 2011
tecnica usata: acrilico su carta
misure: cm 35.5 x 25.4
autore elisa mazza

sabato 5 marzo 2011


titolo dell'opera: Giochi
anno di produzione 2010
tecnica usata: acrilico su tela
misure: cm 100 x 70
autore elisa mazza

mercoledì 2 marzo 2011

Nicolàs Pallavicini


Praxis – Mimesis
La Galleria Tiziana Di Caro è felice di presentare la seconda mostra personale di Nicolàs
Pallavicini, intitolata Praxis – Mimesis, che inaugura sabato 12 marzo 2011 alle ore 19.00.
La mostra include una serie nuova di quadri, di diverse dimensioni, tutti risalenti al periodo tra il
2010 e 2011, in cui il pittore argentino si è dedicato ad una riflessione filosofica che elude
l'esperienza teorica pura e assoluta, per riversarsi su quella tecnica e formale.

Il confronto con il tema del paesaggio che aveva caratterizzato la sua produzione, per quanto
formalmente eterogenea, dal 2005 al 2009, adesso si cela per fare posto ad una totale destrutturazione
della forma, una frammentazione dell'idea, che si sviluppa in campiture solenni,
ma apparentemente disorganiche, al contempo solide ma solo accennate, che riprendono una
rottura, che si era già verificata all'interno del progetto Reverse, che lo aveva visto protagonista
nella sua prima mostra in galleria nel 2009, ma che qui sembra volersi consolidare.

In Praxis – Mimesis l'idea che il pittore rincorre e sviluppa è quella di “catastrofe” legata al
pensiero di Gilles Deleuze, che si manifesta soprattutto in senso formale, più che intellettuale.
L'aspetto più propriamente intellettuale diventa un pretesto per parlare di strutture precarie,
demolite da una forza incontenibile, che è la forza della “pittura” stessa, in quanto mezzo di
espressione. Praxis – Mimesis, infatti, si riferisce al modus operandi, che consiste nella
abrogazione di tutti i cliché che compongono l'universo pittorico. Citando Paul Klee e il suo
“punto grigio”, Pallavicini si pone al confine tra “divenire e svanire”, tra “l'essere e il nulla”,
varcando una dimensione tutta nuova della sua pittura, una dimensione in cui l'atto del
dipingere e la libertà di poterlo gestire sono protagonisti assoluti, e finiscono per rispecchiare il
senso di vuoto che esiste nella nostra società ormai al confine con il caos e la follia.

Nicolàs Pallavicini è nato a Buenos Aires nel 1976. Vive e lavora a Monaco di Baviera (Germania).
Dal 2000 collabora con il gruppo di ricerca indipendente “Complot S.Y.S.tem”, con cui ha preso parte a numerosi
appuntamenti internazionali, tra cui due Biennali di Architettura di Venezia nel 2006 e nel 2008, ed ha tenuto ed
organizzato conferenze e dibattiti. Nel 2005 è stato invitato da “factory Berlin”, nella capitale tedesca, elaborando la
piece “Lezioni di pittura a Tora Bora” con il danzatore e performer Iker Filomarino.
Ha partecipato alla mostra “Tramonto Latinoamericano”, invitato da Antonio Arevalo, un evento collaterale alla 51ma
Biennale di Venezia. Nel 2006 è stato selezionato dal G.A.I per la mostra “Arte&Sud” in Sicilia. Al 2007 risale la sua
prima mostra personale in uno spazio pubblico, “Anatomia del Paesaggio”, che si è tenuta al “Centro Cultural Borges” di
Buenos Aires. “Reverse” è stata invece, nel 2009, la sua prima mostra personale presso la Galleria Tiziana Di Caro.
Nel 2010 è stato segnalato, sulle pagine della rivista Arte al Dìa International, tra i 60 più promettenti artisti latinoamericani.

Artista: Nicolàs Pallavicini
titolo della mostra: Praxis – Mimesis
data inaugurazione: sabato 12 marzo 2011, ore 19.00
luogo: Galleria Tiziana Di Caro
indirizzo: via delle Botteghelle, 55 – 84121 Salerno
orari: dal martedì al sabato, dalle 15:00 alle 20:00 o su appuntamento

martedì 1 marzo 2011

Giacometti


L'anima del Novecento Sculture, dipinti, disegni

Sculture, dipinti e disegni di Alberto Giacometti, provenienti prevalentemente dalla collezione privata degli eredi, mai esposta in Europa nella sua completezza da quando ha lasciato lo studio parigino dell’artista, una delle icone del Novecento. Altri prestiti invece provengono dalla Gnam di Roma e da un’importante collezione privata.

Il MAGA di Gallarate ospita le opere di Giacometti dal 5 marzo al 5 giugno, in una mostra organizzata e prodotta dalla Fondazione Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Silvio Zanella, presieduta da Angelo Crespi, con la direzione di Emma Zanella.

La mostra è curata da Michael Peppiatt, autore di “In Giacometti’s Studio”, libro nel quale documenta la ricognizione da lui compiuta nell’archivio prima inesplorato di uno dei rami della famiglia, ricognizione che è alla base anche di questa preziosa rassegna.

Le opere scelte coprono l’intero percorso della ricerca artistica di Giacometti, benché molti aspetti della mostra puntino verso un Giacometti intimo, com’è lecito attendersi da una collezione di proprietà della stessa famiglia Giacometti.

Un’ampia sezione documentaristica completa la mostra. Vi sono presentate immagini fotografiche che ritraggono l’artista al lavoro e che raccontano delle sue frequentazioni, per far rivivere una personalità artistica d’eccezione.

Per l’occasione il MAGA, in collaborazione con Electa, pubblica un prezioso cofanetto contenente la traduzione italiana del volume di Michael Peppiatt Nello studio di Giacometti e il catalogo completo delle opere in mostra con schede critiche di Casimiro Di Crescenzo.

Inoltre, un inedito racconto sonoro accompagnerà lo spettatore alla visita alla mostra mettendolo in contatto direttamente con il mondo dell’artista. Il Maga, in collaborazione con Storyville, ha infatti creato e prodotto delle interessantissime audio guide nelle quali è la voce stessa di Alberto Giacometti, attraverso una serie di estratti da interviste, a spiegare le opere e l’intera mostra.

MAGA Museo Arte Gallarate
Via De Magri, 1 Gallarate